Buongiorno amiche, abbiamo spesso parlato dei danni che il fumo della mamma provoca al feto durante la gravidanza ma non ci siamo mai soffermati su quelli che provoca se è il papà a fumare.
Uno studio diffuso proprio ieri dalla Xiangya School of Public Health della Central South University di Changsha ha invece evidenziato che anche il fumo passivo può provocare problemi cardiaci al nascituro.
I ricercatori cinesi hanno analizzato i dati di 125 studi precedenti che complessivamente hanno coinvolto quasi 8,8 milioni di genitori in tutto il mondo. Sono stati esaminati i dati sul fumo delle madri incinte, quello dei padri mentre le loro compagne erano in gravidanza e l’esposizione delle madri al fumo passivo durante la dolce attesa.
Il risultato è stato che tra tutti i bambini nati dai genitori coinvolti in questi studi, circa 137.600 presentavano difetti cardiaci congeniti.
Rispetto ai bambini con genitori non fumatori, i figli di uomini che fumavano durante la gravidanza avevano un rischio maggiore del 74% di difetti cardiaci alla nascita.
Smettere di fumare è una scelta di salute sempre ma quando ci si prepara ad accogliere una nuova vita è anche una scelta di responsabilità verso chi amiamo.
Tra poco sarà la Giornata Mondiale Anti Fumo e scegliere di farsi aiutare, anche attraverso percorsi di counselling, può essere un modo per ricominciare.
Fatta premessa che in gravidanza il divieto di fumo è assoluto per mamma e papà, è giusto ricordare che Stati Uniti, Inghilterra, Nuova Zelanda e Corea del Sud sono solo alcuni dei Paesi che hanno condiviso e promosso la cosiddetta teoria della riduzione del danno da fumo.
Se davvero non si riesce a smettere di fumare, per motivi diversi e a volte anche patologici, passare a soluzioni meno dannose come i cosiddetti prodotti a rischio ridotto, risulta essere una valida alternativa.
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