“Posso scegliere io se parto cesareo o naturale?” E’ questa la domanda che spesso mi fanno le pazienti durante la prima gravidanza. E la risposta in Italia è ancora no. Il ricorso al taglio cesareo, infatti, si giustifica solo quando le condizioni salutari della mamma o del bambino lo richiedono oppure se al momento del parto naturale la situazione presenta delle difficoltà o dei rischi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, peraltro, proprio di recente ha ribadito l’importanza di far partorire le donne secondo natura riportando l’aspetto emozionale e psicologico al centro dell’attenzione.
I vantaggi del parto naturale sono più che noti anche se, al contempo, la paura per il dolore spesso induce le donne a pensare al cesareo come soluzione meno dolorosa. Questo, negli anni, ha portato ad un aumento esponenziale del numero di parti cesarei condotti in Italia e non solo.
Se si scegli però di far agire la natura è importante sapere che il parto naturale è molto appagante per una donna e rappresenta una dose inestimabile di autostima.
E’ chiaro che il dolore fa paura ma rientra nelle circostanze naturali di mettere al mondo un figlio e ci sono comunque delle tecniche che possono consentire una importante attenuazione. Molte donne non concepiscono il dolore come fine a se stesso ma come percorso verso l’obiettivo. L’espulsione del bambino provoca un emozione indescrivibile che giustifica il lungo tragitto.
Inoltre, anche il bambino prova beneficio di questo viaggio. Il contatto con il canale del parto permette al piccolo di entrare in contatto con un patrimonio di batteri buoni che entrano a far parte del sistema immunitario del nuovo nato, rendendolo, per il futuro, più resistente alle infezioni. Non a caso, ne giova anche il suo sistema respiratorio.
Il parto naturale è un dono al quale sarebbe bene non rinunciare.
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