Menopausa, terapia ormonale SI o NO?

In occasione della giornata mondiale della menopausa affrontiamo un tema che viene molto spesso considerato un tabù. La menopausa è infatti una fase delicata nella vita di ogni donna.
Comprendere come affrontarla e che cure effettuare può essere importante.
La prima cosa da considerare è il momento in cui si verifica.
Questa fase può infatti può variare considerevolmente da persona a persona; questo timing può influenzare sia i sintomi che gli effetti sulla salute.
Molte volte la Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)in menopausa può essere un alleato, in altri casi invece può essere inutile o persino dannosa.

Menopausa precoce: un caso da trattare con cura

Per alcune donne, la menopausa arriva in anticipo, sia per cause fisiologiche (tra i 40 e i 45 anni) o a seguito di un intervento di asportazione delle ovaie. In questi casi, i sintomi tipici della menopausa, come vampate di calore, atrofia vaginale, calo del desiderio, insonnia, sbalzi d’umore e tendenza alla depressione, possono essere più intensi. Ciò che preoccupa di più non sono i sintomi stessi, ma gli effetti negativi sulla salute che si manifestano nel tempo.

La menopausa precoce può aumentare il rischio di osteoporosi, malattie cardiovascolari, ipertensione, eccesso di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Inoltre in alcune circostanze viene registrata l’insorgenza di patologie neurodegenerative come il Parkinson e il morbo d’Alzheimer.

La scelta della terapia ormonale sostitutiva

Nel caso della menopausa precoce, la Terapia Ormonale Sostitutiva può essere una soluzione efficace. Questa terapia combina infatti estrogeni e progestinici ed è calibrata in base a vari fattori, tra cui l’età della paziente, l’età in cui è iniziata la menopausa, il peso, l’intensità dei sintomi, la storia clinica e lo stile di vita (fumo, dieta e attività fisica). La terapia può essere somministrata tramite pillole quotidiane o attraverso cerotti transdermici da cambiare settimanalmente.

La TOS è anche raccomandata per donne che sperimentano sintomi così intensi da compromettere la qualità della loro vita. Tuttavia, in questi casi, è preferibile non protrarre la terapia per più di 5 anni.

TOS per familiarità al tumore al seno

Le donne con una familiarietà per il tumore al seno possono ancora beneficiare della TOS.
È importante valutare attentamente il rapporto rischi-benefici, ma è possibile ricevere una terapia ormonale con precauzioni adeguate. Per donne con segni evidenti di osteoporosi, il tibolone, un ormone sintetico, può essere una soluzione efficace per prevenire fratture ossee.

Terapia ormonale in menopausa: quando è meglio evitare?

Non tutte le donne sono candidate ideali per la Terapia Ormonale Sostitutiva. Le donne che fumano più di un pacchetto al giorno, sono obese, soffrono di diabete, ipertensione e alti livelli di colesterolo non controllati, hanno un rischio maggiore di trombosi o hanno avuto un tumore al seno dovrebbero evitare la TOS. Questa terapia può influenzare i fattori di coagulazione del sangue e aumentare i rischi per le donne già a rischio per altri motivi.

Menopausa dolce

Qaundo i sintomi non sono gravi e si affronta una menoapusa dolce è possibile evitare la terapia ormonale in menopausa.
Circa il 20% delle donne infatti attraversa questa fase con serenità senza sintomi gravi che giustifichino l’uso di ormoni. In questi casi, in cui la secchezza delle mucose vaginali è l’unico disturbo significativo, è possibile optare per una terapia più mirata.

L’utilizzo del prasterone

In casi come secchezza genitale e atrofia-vulvo-vaginale può essere utile utilizzare il prasterone.
Si tratta di una versione sintetica del deidroepiandrosterone (DHEA), un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali ed è il precursore degli ormoni sessuali. Con l’avanzare dell’età, il DHEA diminuisce notevolmente nelle donne, ma può essere sostituito efficacemente localmente con il prasterone.

Parlare con il ginecologo per ottenere una prescrizione di estrogeni per via vaginale può aiutare ad alleviare il disagio. In conclusione, la scelta di ricorrere alla Terapia Ormonale Sostitutiva durante la menopausa deve essere fatta con attenzione, prendendo in considerazione numerosi fattori, tra cui età, sintomi, storia clinica e fattori di rischio. Ogni donna è unica, e la terapia dovrebbe essere personalizzata per adattarsi alle sue esigenze. Prima di intraprendere qualsiasi terapia, è essenziale consultare un professionista medico esperto che possa guidare nella presa di decisioni informate.


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