La cistite ricorrente rappresenta un disagio frequente per molte donne durante la menopausa. Questa fase di vita può infatti portare con sé bruciori e fastidi urinari, influenzati dal cambiamento ormonale che inizia gradualmente. La presenza della cistite può impattare significativamente sulla vita quotidiana, rendendo più faticosa la gestione delle responsabilità lavorative, domestiche e familiari.
Benché questa condizione non metta a rischio la salute, il fastidio che provoca può essere infatti considerevole. Scopriamo insieme le cause di questa particolare forma di infezione delle vie urinarie e come affrontarla.
Le cause della cistite ricorrente in menopausa
La cistite viene considerata ricorrente quando si manifesta almeno tre volte in un anno. Durante la menopausa le donne sono particolarmente suscettibili a questo disturbo a causa del calo degli estrogeni, un evento fisiologico in questa fase della vita. Questa diminuzione ormonale rende l’apparato genitale e urinario più vulnerabile all’attacco di batteri patogeni, tra cui l’escherichia coli, uno dei principali responsabili della cistite.
I sintomi della cistite non si discostano significativamente da quelli di una cistite comune. Tra i più frequenti troviamo il bisogno urgente e frequente di urinare, bruciore durante la minzione e dolori al basso ventre. In casi più gravi, potrebbero manifestarsi tracce di sangue nelle urine, brividi e febbre.
Non va sottovalutato il peso psicologico che questa condizione può portare, specialmente nei casi più complessi.
Affrontare la cistite ricorrente in menopausa
Affrontare la cistite ricorrente durante la menopausa richiede un approccio integrato che tenga conto dei cambiamenti fisiologici legati a questa fase della vita. Nonostante la carenza di estrogeni è infatti possibile mantenere il corpo in equilibrio.
Una corretta idratazione, l’utilizzo di detergenti delicati e l’uso di integratori di vitamina C o estratti di mirtillo rosso, possono aiutare a prevenire l’adesione dei batteri alla mucosa della vescica e delle vie urinarie. Inoltre i probiotici, i cosiddetti batteri “buoni”, possono favorire la salute della flora intestinale, contribuendo indirettamente al benessere delle vie urinarie. Infine urinare regolarmente, lavarsi dopo i rapporti sessuali e programmare delle visite periodiche dal ginecologo può aiutare.
La consulenza del medico è fondamentale per individuare la strategia più efficace per gestire questo disturbo fastidioso e migliorare la qualità della vita durante la menopausa.
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