Sindrome dell’ovaio policistico: l’Importanza della nutrizione 

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è una condizione endocrina che colpisce un numero significativo di donne in età fertile. Anche se si tratta di una problematica comune, la causa esatta della PCOS rimane sconosciuta. Le evidenze scientifiche suggeriscono che si tratti di un disturbo multifattoriale. Ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che in casi di sindrome dell’ovaio policistico, la nutrizione può svolgere un ruolo cruciale.

La Dott.ssa Elisa Caruso insieme alla Dott.ssa Novella Malerba, biologa e nutrizionista, hanno affrontato questo tema concentrandosi sull’importanza dell’alimentazione come presidio terapeutico.


Sindrome ovaio policistico che ruolo ha la nutrizione?

“La chiave per affrontare la PCOS è quindi una corretta alimentazione- afferma la dott.ssa Malerba-L’obesità , soprattutto quella centrale, e l’infiammazione cronica di basso grado, che ne deriva, contribuiscono all’insorgenza dell’insulino resistenza e dei conseguenti disordini metabolici.

La giusta nutrizione diventa dunque una vera e propria terapia volta a migliorare la risposta insulinemica nonché eventuali carenze di diversi micronutrienti come la vitaminaD, il cromo e gli omega-3. La nutrizione diventa una terapia mirata per migliorare la risposta insulinemica e colmare eventuali carenze di micronutrienti cruciali, come la vitamina D, il cromo e gli omega-3″.

Secondo quanto affermato dalle dottoresse Caruso e Malerba regolando la risposta insulinemica, si può ristabilire l’equilibrio degli ormoni coinvolti nella PCOS.
Inoltre, studi dimostrano che le donne con PCOS tendono a cercare cibi ad alto contenuto di grassi e carboidrati, contribuendo così all’aumento di peso, all’insulino resistenza e all’iperandrogenismo.


Le diete chetogeniche per la sindorme dell’ovaio policistico

La dottoressa Malerba sottolinea: “È fondamentale interrompere questo ciclo interattivo attraverso modifiche mirate nella dieta. Questo deve includere la combinazione di alimenti ad alto contenuto proteico con alimenti a basso indice glicemico.”

In questo contesto, le diete chetogeniche personalizzate hanno dimostrato di essere una potente opzione terapeutica. Le donne affette da PCOS che seguono una dieta chetogenica a basso contenuto energetico (VLCKD) hanno riportato notevoli benefici. Queste diete hanno portato a una riduzione del peso corporeo, dei livelli di testosterone libero e dell’insulina a digiuno, nonché al miglioramento del rapporto LH/FSH. Inoltre, le pazienti hanno riferito un miglioramento del loro profilo metabolico e psicologico, con un maggior senso di sazietà, una riduzione della depressione e un aumento dell’autostima.

In conclusione, la nutrizione gioca un ruolo essenziale nella gestione della PCOS. Le donne che soffrono di questa sindrome potrebbero affidarsi a un professionista della salute per sviluppare una dieta personalizzata che promuova la regolazione metabolica e il benessere generale.

Le diete chetogeniche personalizzate possono rappresentare un’opzione terapeutica efficace, contribuendo a migliorare la qualità della vita di chi vive con la PCOS.

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