Piaghetta del collo dell’utero: ma cosa è esattamente?

Preoccupata per il sanguinamento della vagina? Spesso coincide con la presenza della cosiddetta “piaghetta”

Ma cosa è esattamente? Si tratta di una “estroflessione”, il termine tecnico è “ectopia” o “ectropion”, dell’epitelio cilindrico e che risulta essere molto frequente nelle donne in epoca fertile.

Si tratta nello specifico di una lesione del collo dell’utero che si manifesta a livello dell’orifizio uterino esterno, la parte più vicina alla vagina.

La piaghetta comunemente non è dolorosa e di solito la diagnosi si effettua attraverso la visita ginecologica.

Tra i sintomi più diffusi però c’è spesso il sanguinamento, specie dopo i rapporti sessuali.

In altri casi ci possono essere problemi di perdite mucose o leucorrea e possono coesistere fenomeni infiammatori e infettivi riferibili al tipo di infezione in atto (bruciori, perdite, cattivo odore).

Quali sono le cause della piaghetta?

Possono avere differenti origini:

  1. Micro-traumatismi: un tipico esempio sono i rapporti sessuali
  2. Condizione congenita: la paziente nasce direttamente con un’anomalia anatomica
  3. Parto spontaneo: il canale del parto può lesionarsi al passaggio fetale
  4. Terapie ormonali: sembrano correlate alla comparsa della piaghetta

Quale terapia giusta?

In genere essa non richiede un trattamento ma va sempre tenuta sotto controllo con i dovuti esami e solo nel caso si riscontri una sintomatologia significativa o infezione che perdura nel tempo allora si può pensare di intervenire chirurgicamente.

La cosiddetta “bruciatura della piaghetta” è ormai una definizione abbondantemente superata ma è possibile che grazie ad un esame diagnostico effettuato con la Colposcopia il ginecologo possa decidere di intervenire con un trattamento terapeutico da definire in sede di corretta diagnosi.

L’intervento più diffuso si svolge in ambulatorio e consiste in una diatermocoagulazione ovvero una bruciatura delle cellule della stessa piaghetta.

E se appare in gravidanza?

Non è pericolosa ne prima ne dopo la gravidanza ma è importante individuarne le cause ed escludere infiammazioni che possono complicare la gestazione.

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