Un “ciclo” di incontri informativi a scuola

“La pillola fa ingrassare?”, “Se ho un rapporto non protetto devo prendere la contraccezione d’emergenza?”, “La masturbazione può provocare danni alla salute?”, “Come mai i contraccettivi non sono gratuiti in Sicilia?”. Queste sono solo alcune delle 126 domande raccolte nel “cestino delle curiosità” – come lo ha definito qualcuno – in occasione dell’incontro formativo che si è tenuto la scorsa settimana nell’aula magna del Liceo Classico Mario Rapisardi di Paternò. Occasione fortemente voluta dagli stessi ragazzi per parlare di educazione sessuale e mestruazioni. A promuovere l’incontro infatti i rappresentanti dell’istituto paternese: Vittoria Paternò, Ferdinando Bordonaro, Francesco Bonaccorsi e Graziana D’Orto. 

Le prime esperienze sessuali sono vissute di solito con sentimenti particolari e contrastanti: ansia, aspettative, emozione, paura e forte interesse sono ciò che scandiscono il tempo che precede la prima volta. Ciò che non bisogna mai dimenticare, nel mix di emozioni contrastanti, è di vivere questi momento con serenità e responsabilità. Utilizzare sempre i metodi contraccettivi adeguati è necessario perché un comportamento irresponsabile può condurre a gravi conseguenze sia in termini di salute (con la comparsa di malattie sessualmente trasmissibili) sia in termini di futuro (con la possibilità di incorrere in gravidanze indesiderate)” – cosi la dott. Elisa Caruso ha detto ai ragazzi illustrando le funzionalità dell’apparato riproduttivo e tutti i dispositivi di contraccezione che si possono utilizzare anche con estrema semplicità. 

Troppi tabù ruotano ancora intorno alle mestruazioni e questo non consente la diffusione di giuste informazioni sull’argomento. In India ed in tantissimi Paesi (anche Occidentali) le ragazze sono ancora costrette a lasciare la scuola o le proprie organizzazioni sociali proprio nel momento in cui iniziano ad avere le mestruazioni perché non è loro consentito di vivere liberamente la pubertà. Proprio per questo, come ha ricordato la giornalista ed esperta di comunicazione pubblica, Valeria Nicolosi: “E’ necessario definire ogni fenomeno con il proprio nome. Non si chiama ciclo, le mie cose, quelle cose ma solo Mestruazioni. Definire correttamente questo naturale fenomeno ginecologico ci consente di rispettarlo per ciò che rappresenta. Ci sono tantissime donne nel mondo che non hanno il diritto di esprimere i propri stati di salute per il semplice fatto di essere donne”.

Quali sono dunque i consigli utili per trovare informazioni corrette sulla salute ginecologica?

  1. Chiedere sempre il il parere di un ginecologo o di un urologo,
  2. Cercare informazioni sul web ma selezionando le tue fonti autorevoli, 
  3. Parlarne in famiglia,
  4. Diffondere conoscenza ad hoc,
  5. Distruggi i tabu’ su libertà sessuale e ginecologia.

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