
Con il COVID più donne affette da depressione post partum
Non sono poche le motivazioni e di certo hanno aggravato una situazione già delicata che vede molte donne preoccupate su come affrontare i primi giorni da mamma.
Non sono poche le motivazioni e di certo hanno aggravato una situazione già delicata che vede molte donne preoccupate su come affrontare i primi giorni da mamma.
Secondo il documento scientifico appena pubblicato: “i dati disponibili sui vaccini sono derivanti solo da studi su modelli animali, e non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza”. Inoltre, “non sono disponibili dati di sicurezza ed efficacia nelle donne in gravidanza e allattamento”.
L’allontanamento dei papà dalle sale ostetriche, il divieto di accesso negli studi ginecologi agli accompagnatori delle pazienti, le nuove modalità di gestione del parto hanno radicalmente modificato l’approccio medico e psicologico della ginecologia. E’ inevitabile supporre che non tutto tornerà come prima e che alcune modalità rimarranno tali per molto tempo. Ma è dalla vita che si riparte, è la nascita la risposta al virus per il mondo.
Non solo vaccini contro il Coronavirus. In questi mesi i ricercatori si stanno concentrando molto anche sugli effetti che le cellule staminali mesenchimali sembrano avere nella cura del Covid 19.
In questi giorni tantissime donne hanno richiesto di poter far rientrare i papà in sala parto. Sappiamo che con l’emergenza Coronavirus e nel tentativo importantissimo di tutelare la salute di medici, pazienti e parenti, tutte le strutture ospedaliere italiane hanno vietato ai papà di essere presente in sala parto durante il parto.
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