Cosa fare in caso di gravidanza biochimica?

Circa una gravidanza su quattro spesso si interrompe prima ancora che la donna si accorga di essere incinta. A volte, se la donna è particolarmente attenta, può risultare un test di gravidanza positivo seguito però subito dopo dall’arrivo delle mestruazioni. E’ in questi casi che si può parlare di gravidanza biochimica. Si gravidanza perchè anche se il tempo è trascorso è davvero poco, i dosaggi delle beta-HCG sono già in circolo nel corpo della donna ed un primo abbozzo di placenta c’è già.

Dopo l’aborto, i valori delle beta-HCG inizieranno a scendere dopo 4 o 6 settimane. 

Perchè succede? 

Solitamente si tratta di un aborto spontaneo dovuto ad anomalie cromosomiche fetali o anatomiche dell’utero. Le cause possono essere legate anche ad infezioni o patologie materne (ad esempio, malattie della tiroide, diabete, patologie legate alla coagulazione del sangue come la trombofilia o problemi ormonali). Dipende sempre dallo storico della paziente e dal suo percorso di fertilità personale. Ciò che sappiamo è che nella maggior parte dei casi, un aborto spontaneo non ha ripercussioni sulla possibilità di portare a termine ulteriori gravidanze. 

La perdita ricorrente di gravidanza (definita anche RPL) per la maggior parte degli specialisti si palesa dopo la perdita di 3 o più gravidanze clinicamente confermate. 

Cosa fare dopo una gravidanza biochimica? 

In realtà, nulla. Se occorre verificare il vostro stato di salute ginecologica e soprattutto se cercate una imminente gravidanza è opportuno consultare il vostro ginecologo di fiducia prontamente e chiedere delucidazioni. In generale però questa tipologia di aborto, essendo molto precoce, non necessita di nessun tipo di intervento dall’esterno. 

A livello fisico, il microaborto avvenendo alla quarta settimana non causa alla donna problemi rilevanti dell’utero ma comporta delle ripercussioni psicologiche e, soprattutto per chi desidera una gravidanza, si tratta di un momento di confusione e destabilizzazione che richiede attenzione.

Come distinguere un aborto spontaneo dall’arrivo del ciclo?

Il sanguinamento dovuto all’aborto solitamente si manifesta come un un’emorragia ma con sangue più consistente e con una durata più lunga del solito ciclo mestruale. Il sanguinamento inoltre è accompagnato da crampi addominali e contrazioni spesso finalizzate a favorire l’espulsione dei tessuti. 

Alle donne che vivono questa esperienza di gravidanza attesa e subito svanita noi con tutto il cuore auguriamo, e consigliamo anche, di cercare di lasciar andare il ricordo negativo e riprovarci quanto prima. Il primo passo per accogliere un bambino è donare a lui la tua stessa serenità.

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