Dall’Europa alla Sicilia: siamo ultimi per accesso alla “contraccezione”

Sul nostro account instagram oggi vi abbiamo chiesto se “desiderate avere più informazioni sulla contraccezione“. La risposta al nostro piccolo e non autorevole “sondaggio fatto in casa” ha rilevato il 90% di risposte positive ma rappresenta il sentiment di molte donne, quindi nulla ci ha stupite.

Ed ecco perchè.

Secondo una ricerca pubblicata dall’Alleanza parlamentare globale per la salute, i diritti e lo sviluppo (un’iniziativa parlamentare volta a rafforzare gli sforzi dei parlamentari per realizzare gli obiettivi nei settori della salute e dei diritti umani), l’Italia è ancora in giallo.

Insomma, l’Italia si posiziona al 26° posto in Europa per accesso alle informazioni sulla contraccezione. In sintesi: siamo indietro rispetto a molti Paesi europei nella diffusione di informazioni e notizie riguardanti tutti i metodi contraccettivi e sugli strumenti di prevenzione in ambito ginecologico.

Il Forum parlamentare europeo per i diritti sessuali e riproduttivi (European Parliamentary Forum for Sexual & Reproductive Rights) è una rete di membri del Parlamento europeo che si impegna a proteggere i diritti sessuali e che di recente ha pubblicato lAtlante Europeo della Contraccezione.

Ecco quanto emerso:

  • L’Italia è al 26° posto nella classifica;
  • La Francia è il paese numero uno per l’accesso alla contraccezione in Europa ma è anche il paese con il più alto tasso di fecondità.
  • In generale i paesi dell’Unione Europea hanno un accesso alla contraccezione migliore rispetto all’Europa dell’Est, con l’eccezione della Moldova, situata al 4° posto.

Un ulteriore indagine condotta da DoxaPharma su un campione di 1.000 donne italiane tra i 18 e i 40 anni ha specificato che: una donna italiana in età fertile su tre non ha mai chiesto al proprio ginecologo informazioni sulla contraccezione, mentre il 48% si è informata attraverso Internet.

Nel 2020, AIDOS (associazione italiana donne per lo sviluppo) ha pubblicato l’Atlante italiano della contraccezione.

Questi i dati italiani:

  1. La Sicilia è all’ultimo posto nell’accesso alle informazioni sulla contraccezione
  2. Le Regioni che occupano i primi tre posti sono: Emilia Romagna, Toscana e Puglia. Le ultime tre sono: Abruzzo, Molise e Sicilia.
  3. Lazio e Sardegna sono ai primi posti per la possibilità di accesso alle informazioni sulla contraccezione.

E questo secondo voi che significa?

Oltre a non ricevere corretta informazione in ambito sociale, le donne spesso si rivolgono a “google” per trovare informazioni determinanti per il loro stato di salute ginecologico, per trovare consigli su prevenzione e stili di vita e soprattutto per scegliere lo strumento contraccettivo più adatto alle singole esigenze.

E’ un dato preoccupante che lascia trasparire un vuoto comunicativo su argomenti e tematiche che riguardano la salute pubblica dovuto, spesso purtroppo, alla continua proliferazione di tabù e convenzioni arcaiche che, evidentemente, sono ancora difficili da sfatare.

L’impegno costante e preciso di tutte noi dovrebbe avere un solo obiettivo: diffondere conoscenza in ambito ginecologico perchè non possiamo dimenticare che è “la conoscenza” che conferisce alle donne di tutto il mondo la possibilità di “scegliere”. E su questo continueremo a dibattere perchè distruggere i tabù e le convenzioni è imperativo ed è il dono della libertà che ci siamo conquistate con forza. Ed il dato francese è emblematico: anche se la Francia è il paese numero 1 per accesso alla contraccezione, è anche il paese con il più alto tasso di fecondità.

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