Lo skin to skin, letteralmente “pelle a pelle”, è fondamentalmente un concetto d’amore che si traduce e materializza in una pratica, oggi sempre più diffusa, tra la mamma e il neonato: il contatto immediato.
Quali sono i benefici?
La possibilità di prendere subito in braccio il bambino appena nato ha degli effetti positivi sia nel breve che nel lungo periodo.
Sia dal punto di vista della salute fisica, emotiva e relazionale, mamma e bambino ne traggono dei vantaggi.
Quali?
- Il mantenimento costante della temperatura: il bimbo appena nato è abituato ad una temperatura media di 37°, quando nasce lo sbalzo termico è tale da rendere indispensabile riscaldare il neonato. Il modo migliore per farlo è proprio la pratica dello Skin to Skin, ovvero adagiarlo sul petto nudo della madre e attraverso il contatto pelle a pelle, il calore materno può riscaldarlo;
- Il rilascio di ossitocina nella madre: l’ossitocina agisce precisamente sull’utero e sul seno. Nel primo caso, lo aiuta a contrarsi prevenendo così l’emorragia post partum; nel secondo caso prepara il seno alla produzione di colostro, che è il primo latte. È grazie all’ossitocina che il seno è pronto da subito per l’allattamento;
- Il controllo del la frequenza cardiaca;
- La stabilizzazione dei livelli di glucosio nel sangue;
- La riduzione degli ormoni dello stress;
- Il miglioramento del controllo del peso;
- Favorire il rilassamento e si riduce il pianto del neonato.
Ci sono alcune volte in cui la nascita di un bambino non avviene con un parto naturale ma è necessario programmare un parto cesareo. Se vi state chiedendo se anche in questo caso è possibile praticare lo Skin to Skin, la risposta è assolutamente sì! Sappiamo che nel caso del parto cesareo i tempi sono diversi, ma se il taglio cesareo è andato bene nulla vieta l’inizio della pratica.
Inoltre, la pratica dello Skin to Skin non è da riservare solo alle prime ore di vita del bambino subito dopo il parto, ma verrà praticata anche una volta che il bambino e la mamma saranno insieme a casa.
E i papà?
Anche se fin qui abbiamo parlato di quanto sia importante posizionare il bimbo nudo disteso sulla mamma per riceverne il conforto, anche il papà può approfittare di questo tempo prezioso e fare conoscenza con il suo piccolo proprio attraverso la pratica dello Skin to Skin. La pratica è di base la stessa, e in questo modo anche il papà potrà parlare al suo piccolo e accorgersi che il bimbo riconosce la sua voce.
Chiaramente, le restrizioni degli ultimi due anni dovuti all’effetto della pandemia impediscono ancora in molte strutture ospedaliero, l’ingresso dei papà in sala parto. Numerose organizzazioni hanno già chiesto che la pratica venga di nuovo messa in sicurezza per consentire anche ai papà di assistere al parto, alcune strutture hanno recepito, altre no. Bisognerà ancora attendere ma ci auguriamo che il 2022 sia l’anno giusto per il ritorno di tutti i papà al momento del parto.
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