“Durante il ciclo mestruale non si può rimanere incinte”; “Quando hai il ciclo evita il parrucchiere”; “Quando hai il ciclo non toccare i fiori”; “Se la ragazzine non hanno mai fatto sesso, meglio evitare gli assorbenti interni” …
Avete idea di quanti luoghi comuni sono ancora diffusi sulle mestruazioni? Davvero tanti e se qualcuna di voi ne ricorda qualcuno, lo dica pure! Spesso sono anche molto interessanti e divertenti.
La verità è che molti di questi luoghi comuni sono basati su credenze popolari e su usi e costumi che con il tempo si sono modificati o addirittura cancellati.
In realtà, se in casa ci sono adolescenti che stanno vivendo il primo approccio con le mestruazioni la prima cosa da fare è chiamarle sempre con il loro nome: MESTRUAZIONI.
Basta: “le mie cose”, “le regole”, “l’indisposizione” o altri nomi che indicano già una remissione nella loro stessa definizione, stop ai tabù.
Bisogna rendere le adolescenti (o a volte anche le bambine) libere di esprimersi sin dal loro primissimo approccio con il ciclo mestruale. Dobbiamo aiutarle a vivere questo periodo in totale e completa naturalezza, senza costrizioni o “sinonimi” che di certo non aiutano in nessun modo, e nemmeno in quello della forma (che di solito spaventa le mamme e non le ragazze).
Anzi, a tal proposito, pare stia spopolando in libreria un libro dedicato proprio ai tabù delle mestruazioni di cui mi piace riportarvi la copertina: “Le buone amiche ti aiutano con le mestruazioni, le migliori ti aiutano con la rivoluzione!“.
Ho voluto parlarvi di questo oggi perchè la poche settimane fa si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell’Igiene Mestruale 2020. E’ una ricorrenza come tante che ci aiuta a riflettere su temi che sembrano quasi scontati ma che non lo sono per niente.
Pensate che in India ed in tantissimi Paesi (anche Occidentali) le ragazze sono ancora costrette a lasciare la scuola o le proprie organizzazioni sociali proprio nel momento in cui iniziano ad avere le mestruazioni perché non è loro consentito di vivere liberamente dopo la pubertà o addirittura perché, ed è bene ricordarlo, nel mondo ci sono più di 2 miliardi di persone che vivono ancora privi dei più basilari comfort igienici, e di certo queste donne non possono permettersi gli assorbenti.
Questo video che infine vi consiglio racconta una piccola parte di ciò che fin qui vi ho raccontato, ha vinto l’Oscar nel 2019.
E spero che da stasera qualcuna di voi possa chiedere alla propria figlia: “Come vanno le tue mestruazioni?”
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