Vorrei avere un figlio in futuro ma non sono pronta. Come si effettua la conservazione degli ovociti?

“Ho avuto diverse storie importanti ma nessuna mi ha portato a scegliere di avere una gravidanza. Forse accadrà in futuro ma non so cosa fare adesso”. Adele, 40 anni

“Prima lo studio, poi il lavoro, poi la carriera che non andava nel verso giusto e adesso sono qui. Non ho ancora avuto un figlio ma vorrei farlo”. Francesca, 37 anni

“Mio marito non vuole figli per adesso, dice che dobbiamo aspettare che le cose si sistemino ma io ho paura di aver perso troppo tempo”. Caterina, 36 anni

“Io ed il mio compagno ci siamo appena conosciuti, abbiamo provato più volte ad avere figli ma non sono arrivati. Ho preso del tempo ma non so come andrà in futuro. Come mi comporto?” Elisa, 43 anni

Domande di questo tipo arrivano sulla scrivania del mio studio ogni giorno e le donne che me le pongono non sono quasi mai donne confuse o poco informate, anzi. Si tratta spesso di donne forti e determinate che hanno preso scelte personali con percorsi di vita diverse. Ma tutte le donne, per natura, ad un certo punto devono semplicemente prendere una decisione, decidere se il momento è arrivato oppure no. Quello che la scienza ci ha donato oggi è la possibilità di dilatare il tempo, di arrivare al nostro obiettivo anche dopo il limite che crediamo di aver superato.

Ed è cosi che, per preservare la fertilità, molte donne scelgono di congelare i propri ovuli. Un processo che permette di avere dei figli anche quando le note “lancette” dell’orologio biologico iniziano a suonare “allarme menopausa”. 

I motivi principali per cui una donna scegli di ricorrere al congelamento degli ovociti però possono essere diversi e spesso legati anche alla propria storia di salute ginecologica.

Per alcune donne la scelta arriva per una condizione medica: un tumore, l’endometriosi, una storia familiare di menopausa precoce o perché si assumono farmaci che influiscono sulla fertilità.

Per altre, come anticipato, il desiderio di avere un figlio può non coincidere con lo sviluppo della propria carriera, con i problemi economici, spesso per l’incertezza lavorativa oppure perché non si è ancora trovato un partner con il quale pensare di avere un figlio. 

Ma qual è il processo da seguire per attivare il congelamento gli ovuli?

Il primo passo è prenotare una visita con uno specialista in fertilità che richiede una serie di analisi, sulla base delle quali si decide il trattamento da seguire. Successivamente bisogna tenere conto del ciclo mestruale, così come si fa per una fecondazione in vitro, si comincia dalla stimolazione ovarica attraverso la somministrazione di ormoni. Attraverso delle ecografie si verifica l’aumento di dimensione dei follicoli e quando gli ovociti raggiungono numero e dimensione desiderati, si induce l’ovulazione, programmando il prelievo che avviene circa 36 ore dopo. L’aspirazione degli ovociti si esegue in sala operatoria sotto sedazione profonda e dura circa 15 minuti. Infine, si procede con il congelamento degli ovociti.

A quale età si hanno più possibilità di successo di gravidanza in futuro?

L’età è un fattore da prendere in considerazione quando una donna decide di sottoporsi a questo tipo di trattamento. Esistono in particolare alcune categorie di donne per le quali il passare del tempo costituisce un rischio molto importante per la possibilità di avere un figlio.

  • Per una donna di 25 anni le possibilità sono maggiori rispetto ad una donna di 37 anni, considerati che la fertilità femminile si riduce gradualmente dopo i trenta.
  • L’età ideale per congelare ovociti è tra i 30 e i 35 anni e per una maggiore possibilità di gravidanza andrebbero crioconservati in ogni ciclo 20 – 25 ovociti.

Per quanto questo trattamento non sia ancora così tanto diffuso in Europa, la legge non impone limiti d’età per il congelamento degli ovociti, ma le società di medicina della riproduzione concordano sul limite dei 50 anni. Tenendo conto della riserva ovarica, si tende a valutare la gravidanza anche in donne che hanno 51 anni, senza alcuna patologia.

Quando è consigliato il congelamento degli ovuli?

  • Dopo aver subito ad un trattamento oncologico che possa compromettere la propria fertilità (radio o chemioterapia);
  • Se si soffre di malattie autoimmuni come lupus, transgender, disforia di genere, endometriosi che può derivare in infertilità;
  • Nel caso in cui si voglia ritardare la propria maternità o conservare i propri ovuli giovani per usarli in futuro;
  • Se si pensa di sottomettersi ad un processo di fecondazione in vitro.

In questo momento storico così delicato, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19, pensare al futuro e a come poter pianificare una gravidanza è molto importante, e l’aiuto della medicina della riproduzione non è da sottovalutare. Anche per questo la figura del ginecologo resta estremamente importante nell’informare tutte le donne su questa tecnica medica che permette di posporre un eventuale desiderio di maternità senza avere l’ansia dell’età che avanza e della fertilità che diminuisce.

Dove è possibile fare la conservazione degli ovociti e quanto costa?

Intanto è utile precisare la conservazione degli ovociti non è un servizio coperto dal sistema sanitario nazionale. E’ possibile farlo solo privatamente (tranne in alcuni casi quando ad esempio vi è la presenza di tumori che colpiscono la fertilità).

In genere, il processo di conservazione degli ovociti si aggira intorno ai 2500/3000 euro. Il costo dipende spesso dalla biobanca che scegliete per il congelamento. La crioconservazione di ovociti può essere eseguita presso i centri di PMA di secondo e terzo livello autorizzati.

Il mito della Spagna è reale?

Si, fino a qualche anno fa molte donne ricorrevano ai viaggi in Spagna per i percorsi di procreazione assistita sia per i costi sono minori, sia per la regolamentazione del processo che in Spagna prevede percorsi più semplici e accessibili. Da qualche anno ormai anche questo mito è stato sfatato. Molte donne scelgono di seguire il percorso in Italia con facilità ed economicità. Le cose sono cambiate, anche in Sicilia è possibile effettuare il congelamento degli ovociti a costi limitati e con servizi efficienti.

Per una scelta informata, il consiglio è sempre quello di affidarvi al vostro ginecologo che conosce il vostro percorso clinico e la vostra storia di salute ginecologica e che di certo può consigliarvi il percorso più adatto.

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