Allattamento al seno, si o no? libere di scegliere

Nella settimana mondiale dell’allattamento al seno scegliamo di affrontare questo tema trattandolo da un punto di vista diverso.
Capita spesso di supportare le mamme nei primi giorni dopo il parto e affiancarle nella scelta dell’allattamento al seno. Una decisione che deve essere libera e priva di condizionamenti esterni.
Spesso infatti le mamme si sentono giudicate per le loro scelte e affrontano questa fase di vita con difficoltà.


Il 48% delle mamme decide di allattare


I dati pubblicati nei giorni scorsi e commentati dai direttori generali dell’UNICEF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dimostrano come l’allattamento al seno stia diventando sempre più diffuso a livello globale. Secondo i dati infatti la percentuale di allattamento al seno è salita al 48% negli ultimi dieci anni. E l’altra metà?

Spesso le donne che lavorano affrontano l’allattamento con difficoltà. Vediamo passo dopo passo cosa succede.

Allattamento al seno: di cosa si tratta


L’allattamento al seno è il processo attraverso il quale una madre nutre il suo bambino con il proprio latte, direttamente dal seno o utilizzando il biberon per somministrarlo. Il latte materno contiene tutte le calorie e le sostanze nutritive necessarie per il bambino.

Cosa succede al corpo


Tra il secondo e il quarto giorno dopo il parto può arrivare la montata lattea, nota anche come “salita del latte”. È questo il momento in cui il corpo della madre inizia a produrre il latte materno per nutrire il neonato. Durante la montata lattea, le ghiandole mammarie della madre si riempiono di latte e possono diventare turgide e sensibili. Questo processo è stimolato dai cambiamenti ormonali che si verificano dopo la nascita del bambino. In particolare, l’ormone prolattina stimola la produzione del latte, mentre l’ormone ossitocina aiuta a far fluire il latte verso il capezzolo durante l’allattamento.



I problemi durante la prima settimana di allattamento

Per alcune donne la montata lattea può essere accompagnata da una sensazione di pienezza e ingorgo al seno. Alcune neo mamme avvertono una sofferenza in quei giorni in cui tutto cambia, altre entrano in un vortice di tristezza e sconforto. Può succedere soprattutto quando i bambini ancora neonati vengono ricoverati in culletta termica o nelle UTIN. In questa fase le mamme sono supportate dagli operatori sanitari e hanno comunque la possibilità di tirare il latte con il tiralatte, ma in alcuni casi può essere davvero difficile.
In alcune circostante alcune mamme possono decidere di fare un passo indietro. Esiste per questo un farmaco in grado di far regredire la montata lattea.

La regolare produzione del latte

Con l’allattamento frequente del neonato il corpo imparerà a regolare la produzione del latte per adattarsi alle esigenze del bambino. Allattare regolarmente il neonato e assicurarsi che si attacchi correttamente al seno può aiutare a ridurre l’ingorgo e garantire una produzione adeguata di latte per il bambino.

È importante che le madri si sentano supportate durante questo periodo, poiché la montata lattea e l’allattamento possono presentare sfide e richiedere adattamenti.


Libere di scegliere

In rete è possibile accedere a diversi contenuti sull’allattamento al seno, comprendere quanto sia importante per la madre e per il bambino. Pochi però parlano di quello che si vive realmente, di cosa si debba affrontare e di come le madri possano sentirsi. Diverse pazienti confessano di sentirsi spesso giudicate e guardate con diffidenza se si sceglie di non allattare o se si hanno difficoltà nel farlo i primi giorni.
È importante comprendere e non giudicare, è importante capire che una madre ha il diritto di scegliere il percorso migliore per le i e per il proprio bambino. Allattare deve essere una libera scelta.

Allattare si o no? vediamo insieme i “pro” e i “contro”:

I “Pro”

1. Nutrizione completa

Il latte materno è ricco di sostanze nutritive essenziali per la crescita e lo sviluppo del bambino. Contiene proteine, carboidrati, grassi e anticorpi che aiutano a proteggerlo dalle infezioni.

2. Benefici per la salute

L’allattamento al seno è associato a una riduzione del rischio di sviluppare infezioni dell’orecchio, malattie respiratorie, obesità, diabete di tipo 1 e di tipo 2, e altre condizioni croniche.

3. Legame emotivo

L’atto dell’allattamento crea un forte legame emotivo tra la madre e il bambino, favorisce l’attaccamento e rafforza il senso di sicurezza del neonato.

4. Convenienza e risparmio

Il latte materno è sempre pronto e alla giusta temperatura. Inoltre, l’allattamento al seno può ridurre i costi associati all’acquisto di formule per lattanti.

5. Benefici per la madre

L’allattamento al seno può ridurre il rischio di alcune malattie per la madre, come il cancro al seno e alle ovaie. Inoltre, aiuta l’utero a tornare alla sua dimensione normale più rapidamente dopo il parto.

I “Contro”

1. Difficoltà iniziali

L’allattamento al seno può essere difficile e doloroso nelle prime settimane, specialmente quando madre e neonato devono adattarsi alla nuova esperienza.

2. Limitazioni di tempo

L’allattamento al seno richiede tempo e impegno costante da parte della madre, poiché è lei l’unica fonte di nutrizione del neonato.

3. Condivisione delle cure

Sebbene il latte materno possa essere estratto e conservato, ciò richiede un’organizzazione e una pianificazione aggiuntive per consentire ad altre persone di prendersi cura del bambino.

4. Restrizioni alimentari

La madre deve prestare attenzione a ciò che mangia e beve poiché alcune sostanze potrebbero passare nel latte materno e influenzare il bambino.

5. Sensibilità sociale

Non tutte le persone sono favorevoli all’allattamento al seno in pubblico, il che può mettere la madre a disagio o esporla a giudizi negativi.

Il caso della prima deputata che ha allattato in parlamento

Allattamento al seno

Superare i pregiudizi significa anche mettere le donne nelle condizioni di allattare liberamente anche al lavoro. L’onorevole Gilda Sportiello è stata la prima parlamentare in Italia ad allattare il proprio bambino in aula. Un atto rivoluzionario che porta speranza per la conciliazione della maternità con la carriera delle donne in Italia.

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