Movimenti fetali: quando iniziano e quando preoccuparsi?

Il movimento del feto, il primo, è un momento indimenticabile per ogni mamma in dolce attesa!

Aspettare un bambino significa avere la consapevolezza di avere un’altra vita che sta crescendo dentro di te e “sentirla” effettivamente crea un legame molto profondo tra la madre e il bambino. L’emozione più bella che si possa provare in gravidanza è percepire il movimento del bambino.

Rassicura e fa compagnia (a volte anche con qualche colpetto di troppo) durante tutta la giornata. È una sensazione talmente speciale che vi mancherà dopo la nascita!

Perché i movimenti del feto sono importanti?

I movimenti fetali iniziano già dalle prime settimane, quindi molto presto in gravidanza. La percezione materna però inizia più avanti quando il bambino è un po’ più grande. Parliamo di una sensazione che è un po’ sfumata, una sorta di sfarfallio dentro la pancia. Un evento emotivamente coinvolgente che la donna impara a decifrare. Ad influenzare questi movimenti, sicuramente alcuni aspetti fisiologici, oltre che lo stile di vita e lo stato d’animo.

I movimenti del feto sono importanti da monitorare perché non rappresentano solo uno strumento di valutazione del benessere e della crescita del bambino, ma cambiano durante il periodo della gravidanza e a volte è necessario un consulto specialistico.

Ogni mamma ha una sua particolare sensibilità, unica e diversa rispetto ad ogni altra persona.

La percezione dei movimenti fetali cambia a seconda di vari fattori:

  • prima gravidanza o successive;
  • posizione del bambino;
  • posizione della placenta;
  • settimane di gravidanza.

Quando iniziano?

I movimenti fetali iniziano in media circa tra la sedicesima e la ventiquattresima settimana. Non esiste un numero prestabilito di movimenti che un bambino debba compiere ogni giorno. Ogni bambino ha le sue caratteristiche perché ogni bambino è diverso, per cui non si stabilisce un numero standard di movimenti che devono essere eseguiti, anche perché con il passare delle settimane la riduzione del liquido amniotico può abbassare la percezione del numero di movimenti percepiti da parte della madre.

  • 16a – 17a settimana: quando non sono ancora riconoscibili e molte mamme li confondono con dei movimenti intestinali, è come se si sentissero delle bollicine nella pancia;
  • 18a – 20a settimana: quando iniziano i veri e propri movimenti, ormai perfettamente riconoscibili;
  • 26a – 30a settimana: quando i movimenti si sentono perché iniziano la riduzione del liquido amniotico;
  • 30a – 35a settimana: quando inizia a ridursi lo spazio nella cavità uterina e i movimenti si fanno più intensi, ma più lenti;
  • 35a – 40a settimana: quando cambiano gradualmente a causa della mancanza di spazio, i movimenti sono ancora ben percepibili.

È consigliato monitorarli e contarli durante la giornata, soprattutto dopo i pasti. Ma non si tratta propriamente di contare un certo numero di movimenti in un certo intervallo di tempo. I movimenti fetali rappresentano il primo indicatore della vitalità e dell’attività del bambino. Per questo è importante che la mamma impari a conoscere le abitudini del bambino e le caratteristiche del proprio figlio per poter eventualmente percepire se ci sono delle deviazioni da queste abitudini e da queste caratteristiche. Molto più semplicemente possiamo dire che si tratti di imparare a conoscere il proprio bimbo.

Perché è importante sapere riconoscere i movimenti fetali?

Per esempio, quando le donne camminano o si muovono la percezione dei movimenti fetali è meno evidente e lo stesso può accadere se sono concentrate su altro. Ma un campanello d’allarme può essere considerato l’assenza dei movimenti. Se l’assenza persiste per diverse ore è consigliato rivolgersi immediatamente al proprio specialista di riferimento, per sottoporsi a un controllo ecografico. 

Un controllo ecografico, in questo caso, può essere utile a monitorare la vitalità fetale del bambino, l’attività cardiaca e le eventuali complicanze sopraggiunte, l’eccessiva riduzione del liquido amniotico o perdite improvvise.

I movimenti fetali, a volte, possono essere anche dolorosi. Quando può capitare quando la mamma è molto magra o se il bambino infila mani o piedi in posizioni particolari: sotto il costato o sotto il fegato. 

Quando preoccuparsi?

Alcuni studi hanno dimostrato che la riduzione dei movimenti fetali in utero è associata a un maggiore rischio di complicanze del neonato, tra cui la mortalità perinatale. Di solito quando non si percepisce il movimento del bambino non avviene all’improvviso, l’assenza inizia a manifestarsi con la riduzione dei movimenti. Anche in questo caso non bisogna aspettare o rimandare il controllo con lo specialista, perché potrebbe essere troppo tardi per risolvere un eventuale problema. 

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