Dottoressa, posso mangiare le ostriche in gravidanza? La risposta a questa domanda non è per niente scontata. E non crediate che siano in poche a pormela, soprattutto d’estate. Anzi, la domanda più frequente è proprio questa: “Dottoressa ma ormai sono al nono mese, ed è andato tutto bene. Ora posso mangiare un pò di pesce crudo?“
Molte di voi ci leggono da Catania, dalla meravigliosa Sicilia orientale e tante (esattamente come me) da buone sicule, sono cresciute secondo le regole che la buona tradizione culinaria siciliana ci ha insegnato: d’estate si mangia il pesce crudo. Ma quello buono, quello del nostro mare, quello che si assapora piano piano, con una spruzzata di limone, un buon bicchiere di vino bianco e magari sedute ad un tavolo comodo con vista sul mare.
Ebbene si, siamo tutte un po’ “dipendenti” dalle nostre tradizioni e che ben vengano quando si tratta di mangiare e bere bene. Ma se siete in dolce attesa che si fa?
A questa domanda avevo già risposto qualche mese fa, quando molte di voi mi chiedevano consigli e suggerimenti su cosa poter mangiare a Capodanno. E qualche consiglio utile su cosa mangiare in gravidanza potete ancora trovarlo cliccando sull’articolo di dicembre. Ma adesso è diverso.
Il pesce crudo d’estate è proprio una goduria alla quale è difficile rinunciare per molte di voi.
Insomma, si o no al pesce crudo in gravidanza?
Il pesce crudo è un alimento che tende ad essere rischioso e che è bene mangiare solo dopo avere preso una serie di precauzioni. Tendenzialmente, meglio evitare sempre, per tutta la durata della gestazione.
Possiamo aprire una piccola parentesi sul sushi: se vi piace la cucina giapponese, ad esempio, dovete essere assolutamente sicure che il pesce sia stato abbattuto prima (e con i tempi consoni) e che sia stato conservato a livello ottimale delle condizioni igieniche. Adesso, voi potrete anche fidarvi del ristoratore, e conoscerlo come un amico, ma la verità è che, soprattutto d’estate quando le folle ai ristoranti aumentano vertiginosamente, la buona norma da seguire è quella di evitare il sushi o il sashimi. Un suggerimento: non dite sempre di no ad un invito a cena in un ristorante giapponese perchè la cucina nipponica non è solo fatta da pesce crudo, anzi, ci sono tutta una serie di piatti caldi e meno rischiosi che di solito vale la pena provare. E senza particolare preoccupazione magari.
Discorso diverso invece è il pesce crudo, o almeno quello tipico della tradizione catanese. Il pesce crudo, infatti, non è a rischio toxoplasmosi ma è ad alto rischio salmonellosi, epatite A, anisakis, e molte altre infezioni che possono provocare seri danni al feto sia prima che dopo la nascita.
Un recente episodio di cronaca riportato dai giornali ci ha infatti ricordato che il pesce crudo può portare prima voi e dopo anche il vostro bambino ad una serie di infezioni che a volte possono essere rarissime e difficili da curare.
Attenzione, questo consiglio è da seguire per tutta la durata della gravidanza. Il nono mese, l’ultimo step verso la nascita, non è la fine del tempo utile per stare attente. E’ proprio quello durante il quale, passate le prime paure, bisogna concentrarsi maggiormente sulla nascita del bambino e sul suo ottimo stato di salute.
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